Non capita spesso di vedere il volto di una città con il cielo nuvoloso e poi sereno in soli due giorni.
Padova mi ha fatto questo regalo e seppur distratto da tanta meraviglia che avevo intorno, sono riuscito a coglierne una sua essenza anche se estremamente ridotta.
Ho visto palazzi in perfetto stile veneziano e costruzioni da borgo di un tipico centro storico italiano, statue a perdita d'occhio lungo Prato della Valle e porticati, ho mangiato dolci buonissimi e visto la gente di quella città camminare nelle faccende di tutti i giorni. C'era un mercato all'aperto e chiese, un orologio astronomico e un clown che si esibiva guardato con diffidenza da un bambino, una coppia abbracciata e una ragazza italiana e una araba che parlavano, c'era una donna che dormiva al tavolino del bar e un leone alato su di una colonna...
e ai miei occhi stanchi era tutto meraviglia ed era tutto sfarzo ed era tutto nuovo e fatto di odori e sapori sconosciuti
Un uomo scrisse : '' Abbiate cura di incontrare chi non sta nel mezzo. Cercate gli esseri estremi i deliri, gli incanti."
Tornai a Roma con negli occhi una città di incanti e sento spesso la mancanza e il desiderio di tornare li